Duomo square

Una visita di Parma non può prescindere dal meraviglioso colpo d’occhio di Piazza Duomo, dove la cattedrale, il Battistero e il Palazzo Vescovile creano un angolo medievale di rara suggestione.

Il Duomo (secc. XI-XII) è una delle più alte espressioni dell’architettura romanica padana, con splendida facciata a capanna e pianta a croce latina; l’interno è ricco di capolavori: i più celebri sono senz’altro la cupola affrescata da Correggio (Antonio Allegri) con l’Assunzione della Vergine (1526-1539) e la Deposizione, prima opera scultorea datata di Benedetto Antelami (1178).

L’impronta di Antelami è ancora più evidente nel Battistero (testimonianza tra le più significative del momento di passaggio dal romanico al gotico), costruito in marmo rosa di Verona su pianta ottagonale: l’artista ne diresse i lavori di edificazione e ne realizzò quasi per intero la nota e pregevolissima decorazione plastica.

Farnese theater

 

L’Arte ti fa gli auguri: ingresso gratuito al museo nel giorno del compleanno esibendo la carta d’identità alla biglietteria.

Per ulteriori informazioni www.beniculturali.it

Il teatro Farnese, opera lignea di Giovanni Battista Aleotti, venne collocato nel Palazzo della Pilotta trasformando l’originaria Sala d’Armi e fu voluto da Ranuccio I Farnese nel 1618 per festeggiare la sosta a Parma di Cosimo II de’ Medici. L’inaugurazione avvenne nel 1628 in occasione del matrimonio tra Margherita de’ Medici e il Duca Odoardo Farnese.

Il teatro divenne un esempio per l’unicità di alcune delle sue soluzioni: dalla struttura ad impianto scenico mobile alle macchine per lo spostamento dall’alto di personaggi, ed ancora per l’ingegnoso sistema per l’allagamento della cavea in modo da poter inscenare naumachìe. Nel 1732, dopo l’ultima rappresentazione, il teatro si avviò verso un lento declino, fino ad arrivare alla quasi totale distruzione durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione operata negli anni ’50 avvenne secondo disegni originali: le parti lignee, un tempo completamente decorate, vennero lasciate al naturale per evidenziare le poche, originarie, recuperate.

National Gallery

Galleria Nazionale e Teatro Farnese

Orario: da martedì a domenica 08,30 – 13,30.
Ingresso galleria e teatro Euro 6,00
Ridotto ragazzi 18-25 anni Euro 3,00
Ingresso solo Teatro Farnese Euro 2,00
Ridotto ragazzi 18-25 anni Euro 1,00

da martedì a sabato anche 14.00 – 18.30
con percorso ridotto in Galleria Nazionale.
Ingresso Intero Euro 3,00, ridotto Euro 1,50.
Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori,
under 18, over 65 e scolaresche con elenco vidimato dalla scuola
Tel. 0521 233309

Chiesa abbaziale di San Giovanni Evangelista

Il complesso monastico di San Giovanni Evangelista è formato dalla Chiesa, dal Convento e dall’Antica Spezieria di San Giovanni.

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Le origini risalgono al X sec., anche se è la facciata barocca a definirne l’aspetto; il campanile sul lato destro fu aggiunto nel 1613. La chiesa, di retaggio classico, ha un impianto originario romanico (si vedano i pilastri rivestiti in pietra grigia con capitelli scolpiti da Antonio da Parma). Il disegno architettonico pare frutto di “suggerimenti” di umanisti dell’epoca (in particolare del Grapaldo, autore di manuali d’architettura).

La chiesa ha pianta a croce latina, e tre navate sulle quali si aprono sei cappelle. Lungo la navata centrale corre il fregio del Sacrificio Ebraico e Pagano, disegnato dal Correggio (1522-23) e realizzato da F. M. Rondani. Sempre del Correggio le decorazioni dei semi-pilastri, le decorazioni del sottarco della V cappella (con la rappresentazione di Dio Padre al centro e nei riquadri laterali dei SS. Pietro e Andrea), San Paolo caduto da cavallo, le decorazioni della crociera ed infine la cupola con il Transito di San Giovanni (1520-24) completati dai Padri della Chiesa e dagli Evangelisti nei pennacchi. Sempre all’interno troviamo opere di autori di pregio quali: Michelangelo Anselmi, G. B. Merano, i fratelli Giacomo e Giulio Francia, C. Caselli, Gerolamo Mazzola Bedoli, C. Reggio, Antonio Begarelli (autore delle statue in terracotta), Antonio da Parma, E. Taruffi, I. Martini, C. Aretusi. Altra opera di grande valore è il Coro Ligneo (che presenta tarsie della città e delle colline, strumenti musicali e oggetti) opera di M. Zucchi e dei fratelli Gianfranco e Pasquale Testa (1556). La sagrestia arredata con mobili del Seicento venne dipinta da Cesare Cesariano nel 1508. La navata sinistra è distinta da interessanti lavori giovanili del Parmigianino (1522): i Santi insieme ai putti e ai bucrani presentano già il caratteristico ritmo sinuoso delle linee nelle morbide vesti. Nel monastero benedettino il primo chiostro è sorretto da leggere colonne ioniche; al secondo chiostro si accede dalla sala capitolare, ove si trovano due affreschi del Correggio; nel chiostro grande, o di San Benedetto, si conservano resti di affreschi del 1510 circa.

La biblioteca del monastero presenta ambienti cinquecenteschi affrescati e possiede circa 20.000 volumi, tra cui codici miniati del ‘400 e del ‘500.

Camera di San Paolo

dal martedì alla domenica, ore 9.00 – 14.00
la biglietteria della Galleria Nazionale chiude alle ore 13.15
chiuso tutti i lunedì non festivi
chiuso il 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre